Annalisa Ippolito  


Critico e Storico dell’Arte

INTERVISTA

Incontrare un’artista di mandala come Carla Sello è un esperienza vibrante, come lei e le sue opere.

Non hanno bisogno di molte parole i suoi mandala. Sono straordinari.

Sono l’espressione di chi ha sperimentato molto e riesce a esprimere quello che sente e

quello che vede con gli occhi dell’anima.

Le sue esperienze a contatto con altre culture attraverso i suoi soggiorni all’estero in Siria e in Scozia

la portano a sviluppare un programma di meditazione e movimento che sono alla base

dei suoi laboratori e dei suoi corsi di tecniche artistiche destinati ad adulti e bambini e tutto

il suo bagaglio di conoscenze e riflessioni si rivela nelle sue opere.

I suoi mandala sono fatti su tavola con diverse tecniche, sembrano cesellati e non si può fare a meno di toccare la

superficie per sentire sotto i polpastrelli il disegno incavato nella materia.

La mia attenzione è catturata dalla grande precisione del disegno.

Dalle forme geometriche fino alla costruzione tridimensionale e alle immagini astratte Carla riempie l’universo

del mandala con la sua costante ricerca di forme e colori, la sperimentazione di tecniche e materiali,

la visualizzazione di immagini ancestrali, simboli e totem che esprimono la bellezza del suo sentire artistico.

I mandala di Carla Sello sono esempi di rari e vibranti di bellezza e armonia che donano una sensazione di

pace e di accoglienza a chi li guarda spingendo la persona in un itinerario alla scoperta di visioni interiori

attraverso l’arte pittorica.

 

VORTEX

Vortex, è il titolo della mostra di Carla Sello che riunisce opere il cui

denominatore comune è la Spirale.

Le linee fluide e pulite, e i colori che si manifestano nelle opere di Carla Sello sono ispirate

all’osservazione della natura, un tramonto o un’alba sul mare, piuttosto

che una campagna.

Come gli esperimenti di Land Art di Richard Long, artista contemporaneo ispirati ai paesaggi della

campagna inglese in cui è nato e cresciuto, nei quali la dimensione geometrica delle linee e delle

circonferenze organizzano una realtà caotica e casuale della natura dandole una nuova impostazione

estetica e armonica, così le opere di Carla Sello la materia e i colori si impastano gli uni con gli altri

mostrando una realtà fatta di visioni e meditazioni, sentimenti ed emozioni che si trasformano in

morbide linee concentriche.  I vortici si avvolgono e si srotolano sulle loro spirali ma ogni

volta con una nuova spinta energetica che ricorda la connessione con le forze cosmiche, con il divino che

abita in ciascun essere umano.

Nelle opere di Carla Sello la spiritualità trova una corrispondenza nella brillantezza dei toni, mentre la

materia trova la sua espressione nella pastosità densa dei colori generosamente distribuiti sulla tela.

L’incontro di questi due estremi regala a chi guarda la sensazione di essere risucchiati nel vortice

dell’esistenza, in cui il passato emerge sanato dalla forza della stessa spirale che, come sosteneva C. G

Jung, alberga nella psiche sconosciuta ma che emerge dai gorghi sfocati dell’inconscio richiamata dalla necessità di trovare equilibri nel presente.

In un eterno divenire la spirale ricorda l’evoluzione del genere umano e la sua possibilità di

crescere e cambiare.